lundi, octobre 25, 2010

Tutti contro il lodo Alfano ma l'immunità è antica

Tutti contro il lodo Alfano ma l'immunità è antica - PRIMO PIANO - Italiaoggi
Dal 1948 al '93 la Costituzione prevedeva la tutela
Tutti contro il lodo Alfano ma l'immunità è antica
di Marco Bertoncini   italiaoggi.it  20101025

Il lodo Alfano costituzionale rode, e molto, all'intero mondo del centro-sinistra. Se Pier Luigi Bersani tira fuori minacce ostruzionistiche e di ricorso al referendum confermativo (del tutto scontato, posto che nessuno ne aveva mai prima dubitato), la Repubblica si scatena con pagine e pagine a metà fra politica e diritto costituzionale. Ovviamente sono stati (come spesso) tirati in ballo supposti timori quirinalizi (ieri sera Giorgio Napolitano ha scritto una lettera al presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, esprimendo «profonde perplessità» sulla norma che prevede «la sospensione dei processi penali anche per il presidente della Repubblica» in quanto contrasterebbe con la Costituzione), presuntamente avallati dal solito stuolo di consulenti e consiglieri che dai tempi di Ciampi affliggono la vita parlamentare, posto che sembrerebbe scopo primario di costoro la ricerca di motivi di presunta incostituzionalità in leggi approvate dal centro-destra.

La scarsa memoria di troppi fa dimenticare qual era la situazione non del presidente della Repubblica o del presidente del Consiglio, bensì di tutti i parlamentari italiani, prima che la ventata di demagogia conseguente a Tangentopoli facesse strame di uno scudo giudiziario a ragione introdotto dalla Costituente.

L'articolo 68 della Costituzione fino al 1993 prevedeva: «Senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene, nessun membro del Parlamento può essere sottoposto a procedimento penale». Ben più, quindi, del lodo Alfano quale emerge dalla commissione del Senato.

In sostanza, il lodo stabilisce per il presidente del Consiglio garanzie inferiori a quelle riservate, dal 1948 al 1993, a tutti i deputati e i senatori. Sarà bene ricordare che guarentigie simili esistevano pure nel periodo regio. Lo Statuto albertino stabiliva: «Nessun Deputato può essere arrestato, fuori del caso di flagrante delitto, nel tempo della sessione, né tradotto in giudizio in materia criminale, senza il previo consenso della Camera». Altrettanto opportuno è rammentare che l'immunità copre gli europarlamentari.

Ebbene, una statuizione come quella del lodo Alfano viene interpretata come un sovvertimento dell'ordine costituzionale, addirittura come una surrettizia introduzione della repubblica presidenziale. C'è, al proposito, da chiedersi se le verginelle vestali della Costituzione ritengano che sia veramente impossibile modificare la Carta introducendo sul serio la Repubblica presidenziale (proposta, tra parentesi, un tempo sbandierata dal Msi, ma oggi giacente nel dimenticatoio sia di Fli sia del Pdl).


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