dimanche, octobre 03, 2010

L'America vuole attaccare i terroristi sul portafoglio tracciando i trasferimenti superiori a 1.000 dollari

L'America vuole attaccare i terroristi sul portafoglio tracciando i trasferimenti superiori a 1.000 dollari



di Antonio C. Larizza  ilsole24ore.com  20101002

Lo spettro del terrorismo continua a spaventare gli Usa, che per difendersi stanno pensando a uno "scudo finanziario". Il Dipartimento del Tesoro statunitense è infatti pronto a cambiare le norme che regolano il monitoraggio di trasferimenti di denaro in arrivo e in uscita del paese. Si annuncia una stretta della morsa dei controlli senza precedenti.

Appena le nuove regole entreranno in vigore sarà necessario documentare – fornendo nome, indirizzo, numero di conto corrente del mittente e del destinatario – tutte le operazioni di trasferimenti di importo pari o superiore a 1.000 dollari. La soglia attualmente in vigore è di 10.000 dollari. Così le proteste sono arrivate puntuali: dalle organizzazioni che difendono i diritti dei cittadini e, soprattutto, dalle ben più influenti istituzioni finanziarie.
In prima fila le banche europee, che hanno reagito negativamente alle modifiche proposte, sostenendo che «le linee guida sono troppo invadenti e violano il diritto alla privacy degli investitori europei».

Secondo il piano che sta per essere approvato, i trasferimenti di denaro oltre 1.000 dollari o più avrebbe bisogno di essere segnalati (dall'obbligo saranno escluse le transazioni eseguite con bancomat e carta di credito). La banche dovranno fornire i dati raccolti, in nome della sicurezza sociale. All'inizio del 2010 Unione europea e Stati Uniti hanno siglato un accordo per consentire la tracciabilità dei dati finanziari, ma solo se questa è motivata con la finalità della lotta al terrorismo. Le nuove norme proposte non prevedono l'obbligo di motivare le richieste.

«Con la creazione di una banca dati centralizzata, questo piano sarà di grande aiuto per l'applicazione della legge varata per individuare la criminalità organizzata internazionale, i cartelli della droga multinazionali, i flussi di denaro che finanziano il terrorismo e quelli relativi all'evasione fiscale internazionale», ha detto James H. Fries Jr, responsabile del Financial Crimes Enforcement Network. La proposta si inserisce infatti nel progetto di riforma finanziaria avviata nel 2004 per permettere all'intelligence Usa di prevenire e contrastare con efficacia il terrorismo. La legge prevede che il Dipartimento del Tesoro possa emanare regolamenti e segnalare alle autorità le operazioni transfrontaliere sospette.

Dato l'impatto sul sistema finanziario, le nuove norme entreranno in vigore non prima del 2012, dopo che il governo avrà ricevuto il parere di tutti i soggetti coinvolti.
La strada non sarà facile. Nei giorni scorsi, Mark Rottenburg, direttore esecutivo dell'Electronic privacy information center, ha dichiarato al Washington Post che «questi nuovi regolamenti sulla vigilanza bancaria stanno superando i limiti imposti dal diritto allaprivacy dei consumatori, non solo quelli degli Stati Uniti». Ma Rottenburg è andato anche oltre, affermando che «i nuovi regolamenti non saranno efficaci e non raggiungeranno gli obiettivi per cui sono stati introdotti».

«Quando si raccolgono informazioni in questo modo, vuol dire che il governo non sa bene cosa sta cercando», ha detto Rotenberg. «Raccoglie quante più informazioni è possibile ottenere e poi le analizza per capire dove indirizzare le indagini. Ma il passato ci ha insegnato che questa non è una strategia efficace».



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