jeudi, septembre 09, 2010

Mentana poco curioso e Fini furbo

Mentana poco curioso e Fini furbo -

italiaoggi.it   20100909
Le domande che il direttore del tg di La7 non ha fatto al suo prestigioso ospite
Mentana poco curioso e Fini furbo
di Piero Laporta

Resterò presidente della Camera per tutta la legislatura, ha detto Gianfranco Fini, intervistato dal TgLa7 di Enrico Mentana. Va bene, questa risposta era scontata, così come la domanda che l'ha propiziata. È mancata tuttavia un'altra domanda:«Resterà proprietario della casa a Montecarlo?» oppure «Ci può dire una volta per tutte la storia della proprietà di quella casa e come mai vi abita suo cognato?» o un'altra:«Come mai l'ha venduta a un costo stracciato?». Queste domande non sono arrivate e molti si sono chiesti come mai le varie agenzie, le varie polizie e le varie magistrature che quotidianamente vessano il cittadino se sgarra per un divieto di sosta, patiscano la medesima carenza di curiosità di Mentana. E qui s'apre un altro discorso sul giornalismo italiano. Può capitare a un primo della classe di sbagliare un compito in classe e tuttavia godere della clemenza della maestra, memore delle solerzie passate. La seconda volta la maestra sarebbe più severa. Il guaio è che l'opinione pubblica (o ciò che passa sotto questo nome) è molto più smemorata della nostra maestra e casca nei meccanismi del divismo, dei quali il giornalismo televisivo si giova oramai in maniera alquanto sporca. Non è la prima volta che Mentana si mostra giornalista poco curioso.

Era il 2 di settembre del 2007, anniversario dell'assassinio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Mentana lo commemorava nella trasmissione Matrix. In studio una stupenda Rita Dalla Chiesa, molto pacata, molto determinata, assolutamente chiara. Lo fu così tanto che, quando Mentana le chiese chi avesse voluto la solitudine di suo padre, la solitudine che, a giudizio di tutti, aveva fatto da battistrada al sicario, Rita Dalla Chiesa, figlia devota, non ebbe esitazioni a dire nome e cognome di chi fu sordo alle richieste del generale: Ciriaco De Mita. Che cosa fa in questi casi un giornalista? Ringrazia Dio per lo scoop e approfondisce, cerca i dettagli, chiede se altri agirono come De Mita. Lo chiama a casa in diretta. Che ne pensa? che ne dice? Se il telefono squilla a vuoto promette una replica per costui. Insomma, fa tutto ma non quello che fece Mentana: impallidì e portò il discorso su un altro binario, morto più del generale Dalla Chiesa. Quell'intervista, se fu vista da Gianfranco Fini, gli fece dire: «Questo sì che è un bravo giuornalista. Prima o poi mi faccio intervistare da lui». Detto e misfatto.

prlprt@gmail.com

Aucun commentaire: