lundi, novembre 01, 2010

Stracquadanio ricorda il «metodo Forno»

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Stracquadanio ricorda il «metodo Forno»

di da Avvenire del 10 luglio 2010    italiaoggi.it     20101030

Al deputato del Pdl, Giorgio Stracquadanio quando ha saputo che su Ruby sta indagando il pm Pietro Forno, è scattato un ricordo che ha condiviso sul sito del suo «Predellino». Si tratta di un'intervista pubblicata a luglio su Avvenire con Raffaella Lucanto, mamma di Angela. La piccola, dopo un disegno venne allontanata dalla sua famiglia e suo padre venne accusato di pedofilia incestuosa, incarcerato per tre anni per poi essere scagionato da qualsiasi accusa. Il pm era Forno, lo stesso che si occupa di Ruby. Di seguito alcuni estratti dell'intervista pubblicata da Avvenire e riproposta da Stracquadanio.

Raffaella Lucanto, mamma di Angela mi porge carta e penna. «Mi disegni un fantasma». «...Lei per questo è già in galera». Così è iniziata la tragedia che per suo marito Salvatore ha significato 2 anni e mezzo di carcere da innocente, e per la figlia Angela una reclusione ancora più dolorosa, durata dieci anni.

Che cosa è successo quel 24 novembre 1995?

Angela, che aveva 7 anni, era a scuola... Entrarono in classe due carabinieri e un'assistente sociale e la prelevarono. Le dicevano che il papà le aveva fatto brutte cose e che solo se lei lo avesse ammesso sarebbe tornata a casa. Ma.. Angela... non si piegava. Finché una delle psicologhe che collaboravano con il pm con il compito di far parlare» la bambina non le chiese di disegnare un fantasmino... Fu interpretato come simbolo fallico e mio marito fu trascinato a San Vittore.

Chi era questo pubblico ministero?

Pietro Forno. Non lo avevo mai sentito nominare prima, ora so che è molto noto per il cosiddetto «metodo Forno»: si interrogano i bambini, li si sottopone a psicologi e assistenti sociali, li si toglie alle famiglie anche senza prove, e tocca al presunto colpevole riuscire a dimostrare la propria innocenza.


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