mercredi, avril 20, 2011

Una professoressa taglia e incolla

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Una professoressa taglia e incolla

Di Giampaolo Cerri   italiaoggi.it              20110420


Se in Germania fai il ministro e hai copiato la tesi di dottorato ti dimetti, se in Italia lo fai con qualche decina di libri con cui ti presenti a un concorso universitario, finisci in cattedra. Alla vicenda di Karl-Theodor Guttenberg, ministro della Difesa dimessosi perché denunciato per il forsennato «copia e incolla» con cui aveva forgiato le 475 pagine della sua tesi di dottorato, l'Italia risponde con la sconcertante vicenda di Flaminia Saccà, ricercatrice in Sociologia a Cassino, idonea a un concorso a Viterbo per professore associato e chiamata dallo stesso ateneo, malgrado avesse copiato interi passaggi di saggi altrui, come un commissario ha documentato a verbale.

Una situazione surreale: il docente-contestatore, Marcellino Fedele, ordinario alla Sapienza, uno dei quattro commissari sorteggiati, produceva, il 19 gennaio scorso, passi di famosi sociologi con, a fronte, i brani della Saccà, tratti dalle pubblicazioni.



Una visione sinottica che mostrava come la studiosa avesse saccheggiato testi di Francesco Amoretti, Gianfranco Bettin, Gianpietro Mazzoleni, Gabriel Almond e Sidney Verba, senza citarli mai, talvolta utilizzando anche, tali e quali, le traduzioni fatte dagli autori. Scoperta che aveva spinto Fedele, come si legge nel verbale sul sito dell'ateneo della Tuscia, «a voler mutare il giudizio originariamente espresso sulla candidata, la cui produzione, alla luce di sopravvenuti elementi di valutazione si configura priva di originalità e dunque con un valore scientifico in larga misura inesistente». Il giudizio, pesante come un macigno, era stato preceduto da una sibillina introduzione del documento: «Questi testi», si legge, «ripetono generalmente senza indicarne le fonti in maniera adeguata, brani di testi precedentemente pubblicati da altri autori». Ma come in una pièce ioneschiana, gli altri quattro commissari, Gloria Pirzio, scelta dalla Tuscia ma docente alla Sapienza, Giacomo Mulé, professore a Palermo, Riccardo Scartezzini, che insegna a Trento, e Vincenzo Pace, ordinario a Padova, decidevano che andava bene lo stesso: «I membri della Commissione», annotano nella medesima relazione, «prendono atto di quanto dichiarato dal professor Fedele» e quindi sentenziano, evidentemente a maggioranza, che «la valutazione complessiva della candidata, in considerazione del curriculum e dei titoli presentati e delle due prove orali risulta essere più che buona». Un giudizio che, per la Saccà, vale l'idoneità, visto che solo la preparazione di un'altra candidata viene definita «ottima».

Un bel risultato, visto che la Saccà da qualche anno non si dedica a tempo pieno alla ricerca, essendo stata nominata, dal giugno del 2007, presidente della Società finanziaria laziale di sviluppo della Regione Lazio, la Filas Spa, dove è in prorogatio dall'aprile dello scorso anno ma che a breve sarà sostituita dalla giunta di Renata Polverini.

A sceglierla era stata infatti la giunta di centrosinistra. Lo stesso Piero Marrazzo aveva parlato di «una nomina di alto profilo che conferma la sensibilità del sistema Regione nei confronti del sostegno alle imprese», ma uno dei meriti della sociologa, all'epoca, era quello d'essere responsabile università dei Ds. In quella veste, nel 2004, guidava la contestazione al ministro Letizia Moratti: «Bisogna dare vita a una battaglia culturale contro tutte le forme di sfruttamento, malcostume e opacità che tuttora esistono nel mondo accademico», dichiarava al Manifesto.Ma non è solo il passato politico di Flaminia a rendere il suo concorso un pasticciaccio brutto. Chi l'ha chiamata, con decreto 171, firmato il 25 febbraio scorso, forse non leggendo troppo attentamente gli atti, è il fresco presidente della Conferenza dei rettori italiani-Crui, il rettore viterbese Marco Mancini, che proprio sulla materia dei concorsi aveva rilasciato al Corriere la prima e unica intervista, in cui chiedeva: «Libertà agli atenei di scegliere i docenti».


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