samedi, avril 23, 2011

Lassini e l’art. 21 della Costituzione

Lassini e l’art. 21 della Costituzione | The Frontpage
Lassini e l’art. 21 della Costituzione


di fr thefrontpage.it    20110422



Per trent’anni Marco Pannella è andato denunciando la “Cupola partitocratica”, ma né i partiti di governo né le vittime della mafia lo hanno mai accusato di vilipendio o ne hanno chiesto le dimissioni dal Parlamento. Perché è evidente che si trattava di una metafora, e che questa metafora esprimeva un’opinione politica, un giudizio, un punto di vista.

Anche “Fuori le Br dalle Procure” è una metafora, e il suo significato è chiaro: alcuni magistrati fanno un uso terroristico della giustizia, cioè colpiscono con violenza nel mucchio per dare il buon esempio e spingere il popolo alla sollevazione. È un’opinione come un’altra, che merita di essere discussa, confutata, respinta o confermata. Non solo: è un’opinione largamente condivisa dal centrodestra, naturalmente con parole e toni anche molto diversi, ed espressa pubblicamente più volte negli ultimi diciassette anni dal presidente del Consiglio.

Perché Roberto Lassini non dovrebbe poter dire ciò che molti altri hanno pensato e detto? È un candidato alle elezioni, e dunque non ha soltanto il diritto, ma anche il dovere di esporre agli elettori le sue opinioni, così da consentire loro di valutarlo ed eventualmente di votarlo. L’indignazione multipartisan che s’è abbattuta su Lassini – persino il presidente della Repubblica s’è sentito in dovere di intervenire, mentre Letizia Moratti ha minacciato di ritirarsi dalla corsa elettorale – è un monumento all’ipocrisia nazionale, alla mediocrità dei politici e dei commentatori, all’arroganza della magistratura organizzata, all’impotenza e alla marginalità del pensiero liberale in Italia.

In tanto difendere la Costituzione, qualche indignato potrebbe rileggersi l’articolo 21: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.


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