dimanche, mars 20, 2011

«Quello che la gente si aspetta…»

«Quello che la gente si aspetta…» | The Frontpage
«Quello che la gente si aspetta…»

di Livio Crescenzi   thefrontpage.it   20110318

Dicevamo? Ah, sì: cosa si dissero i sismologi in quella riunione? Il verbale parla chiaro: nessuno degli scienziati disse mai che non c’era «nessun pericolo», aggiungendosi inoltre che «negli ultimi tempi alcuni terremoti recenti sono stati preceduti da scosse minori giorni o settimane in anticipo, ma d’altra parte molti sciami sismici non hanno portato a un grande evento». Anzi: «L’Aquila è in una zona ad alto rischio, ed è impossibile dire con certezza che non ci sarà un grande terremoto». Quindi, pur non ordinando l’evacuazione, tutti i partecipanti convennero che gli edifici della zona dovevano essere monitorati con urgenza, per valutare la loro capacità di sostenere un’eventuale scossa importante.

Ma poi il 6 aprile il terremoto di magnitudo 6,3 colpì l’Aquila, ecc.ecc.

La comunità scientifica internazionale e la rivista Nature hanno parlato di un nuovo caso Galileo Galilei italiano, per cui una sorta di “nuovo papato” ha messo sotto inchiesta i sismologi italiani “rei” di non aver previsto il terremoto, quando la scienza non prevede la possibilità di tale previsione? Irrilevante! Levata di scudi dei maggiori sismologi del mondo che si sono appellati a Napolitano? Tempo perso!

Il ricordo dell’inchiesta giudiziaria del 1985 per procurato allarme, quando il 23 gennaio di quell’anno, l’Ingv lanciò l’allarme di una potenziale violenta scossa sismica provocando l’evacuazione di dieci Comuni in Garfagnana? Il terremoto non arrivò, ma Zamberletti, con Franco Barberi ed Enzo Boschi (proprio loro!), finirono sotto inchiesta per procurato allarme, appunto.

Cosa si dovrebbe fare? Seguendo gli stessi criteri dell’Aquila, ovvero lanciando l’allarme per ogni sciame sismico di una certa durata e intensità, in Italia dovremmo infatti evacuare ampie aree o lanciare allarmi terremoto ogni tre mesi. Qualche esempio? Subito: nel giugno 2010 era ancora in corso uno sciame sismico nella zona di Monterenzio, Appennino bolognese, che fino ad allora aveva avuto una scossa massima di magnitudo 3,2. Oppure: tra il giugno e l’agosto 2009, in poco più di due mesi, uno sciame sismico con circa 1300 epicentri, magnitudo massima 3,9, aveva colpito l’area dei Monti Reatini. Non è finita: tra luglio e ottobre 2009, circa 380 terremoti, con magnitudo massima 3,9 avevano colpito il frusinate, nella zona di Sora e Comuni limitrofi.

Insomma, è acclarato che dal punto di vista scientifico, incriminare i vertici dell’Ingv è una sovrana e meravigliosa sciocchezza, perché non è possibile prevedere terremoti a breve termine e non si può chiedere alla scienza di assumersi responsabilità che dovrebbero essere della politica? Non importa…

Dunque, accusa di omicidio colposo e richiesta risarcimento danni, ma, tranquilli, perché è lo stesso procuratore capo dell’Aquila Alfredo Rossini ad affermare che le indagini sono state portate «a conclusione in maniera che gli indagati possano portare avanti le loro difese con serenità. Speriamo di arrivare ad un risultato conforme a quello che la gente si aspetta». Sarà perché non è una sismologa, ma a difendersi da quel po’ po’ di accusa la mia badante non sarebbe niente affatto né serena né tranquilla! E a sentir parlare di un «risultato conforme a quello che si aspetta la gente», le tremerebbero polsi e precordi e le gambe le farebbero giacomo giacomo da mattina a sera, pensando a una magistratura esposta al rischio di rispondere alle aspettative della gente, piuttosto che applicare la legge, in maniera severa, rapida ed efficiente. Con il pericolo di cadere nell’errore di ritenere che certi scienziati posseggano la verità e altri no, solo perché i primi sono i consulenti dell’istituzione che li ha chiamati a supporto del proprio lavoro.

Vedremo come andrà a finire: il processo iniziato a fine febbraio, è stato già rinviato a maggio.

Di un altro processo, invece, già si può dire quale sia stato l’esito, proprio rispettando le aspettative della gente…


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